Il convegno internazionale si propone di esplorare le diverse forme dell’attivismo militante e della partecipazione politica delle donne italiane nel corso del “lungo Ottocento”, con particolare attenzione a quella stagione di trasformazione della penisola italiana che, dall’inizio del XIX secolo fino alla prima ondata femminista (1865-1920), portò alla nascita dello Stato nazionale.
La prima metà del XIX secolo fu infatti marcata dalle guerre del Risorgimento, rappresentate come essenzialmente “al maschile”, poiché la storiografia ha per lungo tempo relegato in secondo piano la presenza delle “donne in armi”, spesso assimilandone l’immagine al concetto di “violenza”, come se si trattasse di un’intollerabile aporia. Questo convegno vuole pertanto essere occasione di riflessione sul tema della militanza femminile durante il Risorgimento, non unicamente in chiave di genere, bensì come scelta, intendendo cioè il tema della partecipazione in senso ampio: non solo alle battaglie e sulle barricate, ma anche alle idee e al dibattito politico.
Il convegno sarà l’occasione per aprire nuovi cantieri di ricerca e intraprendere una riflessione, in chiave transnazionale, sulle diverse forme della militanza femminile. Si tratterà in particolare di analizzare gli itinerari intellettuali, i luoghi e le occasioni che hanno consentito di sviluppare le prime forme di impegno civile e politico. L’intento è inoltre quello di identificare la presenza di reti femminili, non seguendo dunque unicamente gli itinerari biografici, bensì esempi di militanza collettivi, quali emergono dallo studio degli spazi e delle forme di relazioni nella sfera pubblica: la stampa, i luoghi della sociabilità (salotti, teatri…) e le associazioni. Si potrà così cominciare a elaborare una “decostruzione dei miti”, si pensi a quello di Anita Garibaldi come esempio “unico” di eccezionale dedizione al proprio compagno e quindi alla patria, attraverso lo studio delle “comunità di combattenti” per il Risorgimento nazionale e, più ampiamente, nel lungo Ottocento.
L’estensione della dimensione temporale ci sembra infatti indispensabile per arricchire la riflessione, giacché ci consente di assistere alla nascita delle prime forme di organizzazione, dalle associazioni alle riviste che consentirono progressivamente alle donne di trovare o ritrovare nuovi ruoli nella cornice dello spazio pubblico nazionale. La storiografia relativa alla partecipazione femminile nella storia ha, ad oggi, privilegiato l’analisi di figure isolate di “donne illustri”, con un’attenzione maggiore al XVIII secolo, alla stagione del suffragismo, fino al femminismo degli anni Settanta del Novecento. Intendiamo invece focalizzarci sulla stagione del lungo Ottocento, caratterizzato dai moti rivoluzionari e dalla costruzione dello Stato nazionale, in modo da seguire l’emergenza di nuove forme di partecipazione e di organizzazione, e riflettere sulla varietà dei ruoli che le donne sono andate progressivamente occupando nelle società contemporanee.
Questo convegno vuole essere al contempo un momento di scambio e di dibattito in presenza, che segue una serie di seminari organizzati online, volti a fornire una prima riflessione sulle diverse forme del’attivismo femminile. La call si propone di riunire ricercatrici e ricercatori interessati e interessate alla tematica e servire da prima tappa per la costituzione di un progetto più ampio.
Gli interventi dovranno iscriversi in una delle seguenti tematiche:
• Le combattenti: donne che scelgono la rivoluzione
• Le associate: mutualismo femminile e filantropia patriottica.
• Le conferenziere: la parola femminile nello spazio pubblico
• Le civiche: le proposte di servizio civico femminile
• Donne di teatro: teatro e politica al femminile
• Le femministe allo specchio: auto-percezione e autorappresentazione del primo femminismo • Le esoteriche: presenza femminile in massoneria e società esoteriche
• Le credenti: associazionismo religioso femminile e nation building
• Le professioniste: le prime associazioni professionali femminili
• Le riformatrici: progetti femminili di riforma sociale, politica, educativa.
« Key lecture » : Catherine Brice (Université Paris-Est Créteil)
Il convegno sarà preceduto nel corso del 2022 da un seminario on line in quattro puntate.
Le comunicazioni, della durata massima di 20 minuti, potranno svolgersi in francese o in italiano.
Le proposte dovranno essere redatte in francese, italiano, inglese o spagnolo, non supereranno le 400 parole e saranno accompagnate da un breve profilo bio-bibliografico. Le proposte dovranno essere inviate entro il 22 febbraio 2022 ai seguenti indirizzi e-mail: resomilifem@gmail.com e laura.fournier@univ-grenoble-alpes.fr.
Comitato organizzatore:
Silvia Cavicchioli (Università di Torino); Laura Fournier-Finocchiaro (Université Grenoble Alpes); Mirtide Gavelli (Museo civico del Risorgimento di Bologna); Liviana Gazzetta (Istituto del Risorgimento Italiano ISRI -Comitato di Padova); Barbara Meazzi (Université Côte d’Azur); Elena Musiani (Università di Bologna).
Comitato scientifico:
Susan Amatangelo (College of the Holy Cross, Massachusetts, USA)
Mercedes Arriaga Flórez (Università di Séville, Spagna)
Roberto Balzani (Università di Bologna, Italia)
Fabio Bertini (Università di Florence, Italia)
Gilles Bertrand (Université Grenoble Alpes, France)
Magali Della Sudda (CNRS/ Sciences po Bordeaux, France)
Laura Nay (Università di Turino, Italia)
Gabriella Romani (Université Seton Hall, New Jersey, USA)
Simonetta Soldani (Università di Firenze, Italia)
Silvia Tatti (Università di Roma « La Sapienza », Italia)
Anne Verjus (ENS de Lyon, France)