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Giornata di studio “Novecento e teatro: antropologie a confronto”, Università di Perugia, 16 giugno 2021

Il Gruppo Teatro e Antropologia (Università di Perugia) invita ricercatrici e ricercatori a partecipare alla Giornata di studio che si terrà il giorno 16 giugno 2021. Scadenza per la presentazione dei contributi: 1 marzo 2021.

In collaborazione con gli insegnamenti antropologici di Giovanni Pizza nell’Università di Perugia si è costituito il Gruppo Teatro e Antropologia. Esso è così composto: Giovanni Pizza (coordinatore, PhD, professore associato M-DEA/01 presso Dipartimento FISSUF – UniPg), Eugenio Moltisanti (membro, PhD, studioso indipendente), Maria Luisa Sementilli (membro, specializzata SSBDEA, studiosa indipendente), Alberto Simonetti (membro, PhD, studioso indipendente).

Il gruppo invita ricercatrici e ricercatori a partecipare alla Giornata di studio che si terrà il giorno 16 giugno 2021 soltanto se sarà possibile la presenza fisica, nell’Ateneo, presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione in aule che saranno indicate poi nel programma. Intendiamo raccogliere contributi frutto di riflessioni teoriche ed etnografiche, che si interroghino sulle questioni legate al tema del rapporto tra teatro e antropologia a partire dalla tematica che dà origine al titolo e che di seguito presentiamo.

La Giornata di studio si aprirà con una Lectio magistralis di Piergiorgio Giacchè.

Il titolo della Giornata di studio è Novecento e teatro: antropologie a confronto. Il XX secolo è stato segnato da incessanti trasformazioni artistico-culturali, aprendo a sperimentazioni radicali, talora rivoluzionarie. La Call che qui si presenta invita a una riflessione comune su figure, temi e problemi con particolare riferimento al rapporto fra teatro e antropologia al fine di riattualizzare un dibattito a nostro avviso strategico. Centrato com’è sulla persona in carne e ossa in scena, il teatro rappresenta un orizzonte politico per il passato, il presente e il futuro; l’antropologia si fonda sull’etnografia ma questa non è il suo “metodo empirico”, quanto invece ne costituisce la pratica teorica viva. Quello fra teatro e antropologia è un binomio che intendiamo rilanciare. Il Convegno sceglie decisamente un carattere interdisciplinare, sollecitando interventi plurali che siano incentrati sull’esperienza teatrale e provenienti dall’antropologia, in primo luogo, ma anche da tutte le altre scienze umane e sociali: dalla filosofia alla sociologia, dalla linguistica alla psicologia, dalla storia del teatro alle teorie e pratiche della performance.

A partire da simili spunti sono proposti due assi di approfondimento, uno a carattere generale, l’altro con un intento più specifico. Sono le Traiettorie e il Focus seguenti:

Traiettorie: contributi interdisciplinari sulle tracce contemporanee del teatro, sulle scelte storiche e le sperimentazioni di “laboratorio” relative al passato e al presente. Si prediligeranno le analisi di tendenze a influenza storico-critica in un vasto panorama culturale, con riferimenti trasversali a vari ambiti delle scienze umane. Le traiettorie si ispireranno alle differenze/somiglianze e allo spaesamento: l’efficacia straniante del genere-teatro rispetto ai mezzi di comunicazione di massa; il teatro come luogo dell’alterità e della pluralità, campo sociale che si struttura secondo regole autonome, utopia, spazio politico, produzione di una rinnovata funzione/finzione rituale; come tecnologia del sé in grado di svelare la maschera degli habitus quotidiani e operare sul corpo e l’anima per favorire la trasformazione del mondo. Il teatro come “spazio vuoto” in cui si mettono in forma e in atto relazioni, a partire da quella “molecolare” tra attore e spettatore, unità relazionali fondative di ciò che il teatro è e potrà essere in futuro.

Focus: La nostra call è aperta da un lato alle forme teatrali occidentali del Novecento e dall’altro alla ripresa novecentesca di forme lontane nel tempo e nello spazio, cioè espressioni teatrali più antiche o extra-occidentali. Il focus richiede contributi sia sulle diverse forme specifiche di “teatralità” universale sia sui grandi Maestri, contestualizzati tutti nel Novecento. Si sollecitano anche interventi su Autori e profili del teatro novecentesco intesi come ricostruzione concettuale e focalizzazione su aspetti peculiari della ricerca e della sperimentazione teatrali: dalla tecnica attoriale alla scrittura scenica, dal gioco delle voci, dei suoni e delle luci ai laboratori corporali.

Siamo infine interessati anche a contributi che costituiscano vere e proprie incursioni monografiche su singoli Autori, ma che pur sempre focalizzino l’attenzione all’osservazione partecipante del momento performativo sia del laboratorio di fabbricazione della messa in scena sia dello spettacolo vero e proprio sia del pubblico. Guardiamo al Novecento perché secondo noi il secolo scorso si identifica con l’orizzonte del rapporto che individuiamo tra antropologia e teatro: un campo politico. Pensiamo infatti al teatro come a una risorsa sperimentale di democrazia insorgente.

Si partecipa presentando la propria proposta nelle modalità indicate di seguito. Per proporre il contributo, si chiede di inviare nome, qualifica, affiliazione, titolo e abstract (massimo di 300 parole) all’indirizzo e-mail teatroeantropologia@gmail.com entro il 1° marzo 2021. Si avrà risposta nelle settimane successive. I contributi selezionati saranno presentati per un tempo pari a 20 minuti.