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XXIV Congresso AIPI “Scienza, arte e letteratura: lingue, narrazioni, culture che si incrociano”, Università di Ginevra, 28-30 giugno 2021

Coordinamento del Comitato Organizzatore: Carlo Enrico Roggia e Federica Rossi (Carlo.Roggia@unige.ch; Federica.Rossi@unige.ch).


La presenza del CERN fa di Ginevra una delle capitali mondiali della scienza: un luogo in cui in nome della ricerca convergono scienziati e tecnici da tutto il mondo, e un centro di aggregazione fra università, paesi e discipline diverse. Questa immagine, amplificata dai media in occasione dei recenti esperimenti realizzati con l’acceleratore LHC, si lega alla spiccata vocazione cosmopolita della città: una vocazione che l’ha portata, a partire dall’inizio del secolo scorso, a essere scelta come sede di importanti istituzioni internazionali quali la Società delle Nazioni, l’ONU, la Croce Rossa. Ginevra, inoltre, intrattiene da tempo rapporti privilegiati con la lingua e la cultura italiane. Appena oltre l’Arve, ormai dentro la cintura urbana, l’elegante nucleo seicentesco di Carouge lo denuncia a chiare lettere con il suo nome (che rinvia ai caruggi, gli stretti vicoli delle città liguri) e con la sua elegante architettura italianisante; la comunità italofona, forte di oltre quarantamila persone, è oggi tra le più dinamiche e culturalmente qualificate in un tessuto fortemente multiculturale.
Per tutte queste ragioni Ginevra è il luogo ideale per ospitare una riflessione su un tema di evidente attualità, e storicamente di particolare rilievo per la lingua e la cultura italiane. Viviamo un’epoca in cui la scienza domina l’immaginario: pur nella complessità di procedimenti che spesso riguardano entità che sfuggono completamente al senso e alla visualizzazione, la scienza è una potente creatrice di miti. Nei secoli, inoltre, i suoi percorsi si
sono spesso intrecciati a quelli della scrittura letteraria: la scienza moderna nasce in italiano, e non ha cessato fino a tutto il Novecento e oltre di esercitare una profonda influenza su artisti e intellettuali. A lato delle scienze “dure”, le scienze dell’individuo e della società hanno dato letteralmente forma negli ultimi due secoli a stagioni fondamentali della cultura, della letteratura e dell’arte europee e italiane. Ma la storia della scienza è anche storia di uomini, di intrecci, di relazioni, di viaggi, e l’avventura della scienza è anche viaggio della mente: paradigma della scoperta e della conoscenza, e dei loro limiti. E (non ultimo) la scienza è lingua: un insieme di codici formalizzati che instaurano rapporti complessi con la lingua comune da un lato, con il linguaggio artistico, poetico e letterario dall’altro. L’intersezione di questa articolata problematica con la dimensione didattica, della lingua come della letteratura e in senso lato della cultura e civiltà italiane, interroga una dimensione fondamentale dell’oggi.

Qui il programma generale.

Qui il programma del panel Alfieri illustri della transculturalità. Per una didattica della cultura italiana nel terzo millennio, con interventi di argomento teatrale e musicale.