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Tre serate di discussioni e proiezioni nell’ambito della mostra “Il video rende felici, video arte in Italia”, 5-7 luglio Chiostro-giardino della Galleria d’Arte Moderna di Roma

Tre serate nel Chiostro-giardino della Galleria d’Arte Moderna di Roma con artisti, studiosi e rappresentanti di istituzioni in cui si presentano le proposte emerse dai tavoli di lavoro sui temi della curatela, della produzione, della distribuzione, dell’archivio, dello statuto giuridico del video. 

Ingresso gratuito; 60 posti fino a esaurimento.
In caso di pioggia gli incontri saranno spostati in altra data

Prima Serata: martedì 5 luglio 2022

ore 19:00-21:00
Omaggio a Vittorio Fagone
Nella tavola rotonda, coordinata da Francesca Gallo, si mettono a fuoco i tratti peculiari dell’attività dello studioso in rapporto alle sue ricerche sul film d’artista, nella definizione e promozione della videoarte in Italia e all’estero, della computer art e alla direzione artistica della Fondazione Ragghianti.
Interventi di Andreina Di Brino (Università di Pisa),
Francesca Gallo (Sapienza Università di Roma), 
Paola Lagonigro (Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali),
Paolo Bolpagni (Fondazione Licia e Carlo Ludovico Ragghianti).

ore 19:00-23:00 (chiusura museo 23:30)
Installazione live: Nebris di Francesca Fini
Nebris è un costume multimediale interattivo basato sulla realtà aumentata. La veste contiene tag (codici visivi) interattivi, cuciti, ricamati, stampati sotto falde, orli, tasche, attaccati a bottoni magnetici e a cialde di velcro, che vengono via via nascosti e rivelati nel corso dell’interazione con i visitatori, attivando suoni, voci, filtri, immagini, forme 3D, animando una flora e fauna impossibile che scaturisce dal Metaverso e prende vita sul corpo della performer.

ore 21:00-23.00 (chiusura museo 23:30)
Proiezioni: i festival video

Lo schermo dell’arte
Louis Henderson, All That is Solid, 2014, 15′ 40″, colore, sonoro
Giorgi Gago Gagoshidze, It’s Just a Single Swing of a Shovel, 2015, 7′ 22″, colore, sonoro
Callum Hill, For Eva Rising, 2016, 3′ 05″, colore, sonoro
Alessandra Ferrini, Radio Ghetto Relay, 2016, 15′ 24″, colore, sonoro
Eva Giolo, GIL, 2016, 4′ 43″, b/n, sonoro
Emilija Škarnulytë, Sirenomelia, 2017, 12′, colore, sonoro
Alice Dos Reis, Mood Keep, 2018, 13′ 51″, colore, sonoro
Megan-Leigh Heilig, The Politics of Choice and the Possibility of Leaving, 2019, 15′,
colore, sonoro

Invideo
Alessandro Amaducci, Cattedrali della memoria, Italia 1995, 8’
Irit Batsry, Scale, USA 1995, 12’
Jem Cohen, Long for the City, USA, 2008, 9’
Giuliana Cunéaz, Zone fuori controllo, Italia 2011, 7’
Leonardo Carrano, Giuseppe Spina, Jazz for a massacre, Italia 2014, 15’28”
Eleonora Manca, METAMORP(pH), Italia 2015, 4’07
Ilaria Di Carlo, The Divine Way, 2018, 10’
Taormina Arte – video d’autore
Bill Viola, The Passing, 1991, 54′ 22″, b/n, sonoro

Seconda serata: mercoledì 6 luglio 2022
ore 18.30-21:00
Tavola rotonda: gli archivi di video arte. Omaggio a Careof (1987-oggi)

Il processo di trasformazione “informatica” dei beni audiovisivi multimediali non nativi digitali, in atto in Italia dalla fine degli anni Novanta, ha posto e pone questioni specifiche e interrelate inerenti a competenze e conoscenze, a modelli culturali, decisionali e gestionali, a protocolli e strumenti operativi, allo status giuridico del bene audiovisivo digitale, all’archiviazione e all’accessibilità. Questioni che concernono non solo la riproduzione (A/D), ma anche la creazione digitale di beni artistici audiovisivi e la costruzione di archivi digitali; temi che dunque riguardano la predisposizione di peculiari ambienti digitali.
Nel corso di questa tavola rotonda si cercherà pertanto di analizzare e di comprendere, anche in relazione al Piano Nazionale di Digitalizzazione, con quali differenti modalità e con quali prospettive il “lavoro degli archivi”, nel prossimo futuro, andrà a collocarsi nell’ecosistema digitale della cultura.

coordina Cosetta Saba (Direttrice di La Camera Ottica Lab, docente di Pratiche audiovisive nella Media Art, Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale, Università di Udine)
intervengono
Marta Bianchi (Presidente Careof, Milano)
Debora Rossi (Direttore degli Affari Legali, Istituzionali e delle Risorse Umane della Biennale di Venezia, Vicario del Direttore Generale; Responsabile Organizzativo dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee).
Chiara Vorrasi (Conservatrice – curatrice di Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea – Musei d’Arte del Comune di Ferrara).
Carla Subrizi (Presidente della Fondazione Baruchello, Roma. Docente di Storia dell’arte contemporanea, Sapienza Università di Roma).
Andrea Lissoni (Direttore artistico, Haus der Kunst, München).
Sergio Canazza (Direttore del Centro di Sonologia Computazionale (CSC), docente di Informatica per la musica e il multimedia, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Università di Padova).
Matteo Piccioni (Funzionario storico dell’arte, Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero della Cultura)
Laura Moro (Direttrice dell’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library, Ministero della Cultura).

ore 20:30
Installazione live: L’ascesa e la caduta di Lino Strangis

La performance multimediale è basata sull’interazione live dello stesso artista con una installazione intermediale allestita in forma di spazio scenico. In videoproiezione un ambiente in 3D, interattivo in tempo reale caratterizzato da musiche elettroniche e flussi visuali randomizzati all’infinito entro uno stabilito range di variazioni, come forma di composizione aleatoria. L’ascesa e la caduta “parla” di + e -, Ying e Yang, di quella differenza di potenziale che genera l’energia per il motore di ogni cosa vivente, delle storie individuali e dei processi storici, senza dire parole, affidandosi bensì all’incontro tra le “pure lingue” dell’audiovisione e della performatività.

ore 21:00-23.00 (chiusura museo 23:30)
Proiezioni

Careof new entry & new production: a cura di Marta Bianchi
Careof presenta una selezione degli ultimi film sviluppati, prodotti e conservati e accessibili grazie al suo archivio video.

Giulio Squillacciotti, What Has Left Since We Left, 2020, 20’, video 4k, audio stereo
Caterina Erica Shanta, Il cielo stellato, 2020, 12’, audio stereo (estratto)
Danilo Correale, Diranno che li ho uccisi io, 2018, 35’, video 4k, audio stereo
Careof è un’organizzazione non profit per l’arte contemporanea, fondata nel 1987 con sede a Milano. È un centro di ricerca e produzione sull’immagine in movimento, uno spazio espositivo e un Archivio Video, riconosciuto di interesse storico dal Ministero della Cultura. L’archivio in continua espansione raccoglie oltre 9000 titoli e restituisce una visione privilegiata sull’evoluzione artistica dagli anni ‘70 a oggi. careof.org

Index del videoteatro, produzione POW-Scenari dell’Immateriale, 1989, 23′, a cura di Carlo Infante e Ariel Genovese (Collegato alla proiezione serale, il walkabout “L’invenzione video”, una conversazione radionomade condotta da Carlo Infante con Valentina Valentini che parte dal Palazzo delle Esposizioni, ore 17 per raggiungere la Galleria d’Arte di Moderna)

Pina Bausch a Roma, 58 min. 2016
di Graziano Graziani
da un’idea di Simone Bruscia e Andrés Neumann
musiche Mammooth.
Produzione Riccione Teatro, in collaborazione con Archivio Teatrale Andrés Neumann/Il Funaro Centro Produzione Culturale (Pistoia)

Lo sguardo dell’autore, rivolto alle coreografie di viaggio di Pina Bausch, investiga lo straordinario rapporto della coreografa con la città cui ha dedicato due spettacoli, Viktor (1986) e O Dido (1999).
Attraverso un intreccio di testimonianze – da Matteo Garrone a Mario Martone, da Vladimir Luxuria a Ninni Romeo, da Leonetta Bentivoglio a Andrés Neumann, – il film ripercorre l’esperienza dell’artista nella capitale. La Roma di Pina Bausch è una Roma quotidiana, scandita da pranzi in trattoria, incursioni in sale da ballo popolari e passeggiate al mercato della frutta, una Roma underground, distesa nelle sue periferie multietniche, conosciuta grazie a ripetute visite in campi rom e a sopralluoghi notturni in locali transgender e circoli di cultura omosessuale.

Terza serata, giovedì 7 luglio 2022
ore 19:00-21:00

Tavola rotonda: Curatela, produzione, distribuzione e collezione della video d’arte.
Nell’occasione sarà presentato e discusso il certificato Pacta per la video arte e l’opera digitale.
Coordina Alessandra Donati (Università Milano-Bicocca)
Partecipano: Fabio De Chirico (Dirigente del Servizio II – Arte Contemporanea, MIC), Lorenzo Balbi (Presidente AMACI e Direttore MamBo), IIaria Bonacossa (neo direttrice del Museo dell’Arte Digitale del MiC – intervento registrato), Giovani Giuliani (Presidente della Fondazione Giuliani e membro del Comitato delle Fondazioni d’Arte Contemporanea), Iolanda Ratti (Conservatore, Museo del Novecento), Masbedo (artista), rappresentanti ICCD da definire.

ore 21:00-23.00 (chiusura museo 23:30)
Proiezioni

Focus su Ida Gerosa, a cura di Paola Lagonigro, 45 min.

Omaggio a Ida Gerosa
La rassegna rende omaggio a Ida Gerosa, pioniera dell’arte digitale in Italia, proponendo quattro video creati dall’artista nell’ultimo ventennio. Speranza (2002) è stato realizzato in occasione della personale La Via al MLAC di Roma. Il suono della computer art (2007) rivela uno degli aspetti fondamentali della ricerca di Gerosa che si è sempre avvalsa della collaborazione di compositori di musica elettronica per amplificare il potere comunicativo delle immagini. Il Tempio dell’Uomo (2010), opera centrale dell’omonima installazione site- specific nella Sala Santa Rita di Roma, immerge lo spettatore in un “tempio” dedicato all’esistenza umana, con i suoi sogni, desideri ed esperienze che prendono forma in visioni astratte ed evocative. I sentimenti umani, da sempre centrali nell’opera dell’artista, sono infine i protagonisti di uno dei suoi ultimi video, dal titolo Amore e odio (2015). Selezione video dall’archivio Artoday a cura di Federico Montagna e Alessia Romano Artoday presenta una selezione di cinque video realizzati da cinque giovani artisti della generazione ’90:

Giulio Scalisi, Blessed by the Algorithm, 2021, 7’ 11’’
Eleonora Luccarini, 4 hooves don’t leave footprints, 2021, 10’ 54’’
VEGA, FLORILEGIO, 2021, 9’ 40’’
Daniele Costa, Trapezia, 2021, 19’ 20’’
Beatrice Favaretto, The Pornographer, 2021, 12′ 46”

Gli artisti affrontano tematiche complesse come quelle legate al corpo, alla sessualità, alla conoscenza dell’individuo e al contesto che lo circonda. Attraverso immagini in movimento (digitali, d’archivio o performative) le opere indagano il ruolo dell’uomo in relazione ad un tempo difficile da definire, ispirati proprio dai suoi limiti e dalle sue contraddizioni.

Artoday è una realtà nata nel 2017, fondata dai curatori Federico Montagna (1995) e Alessia Romano (1995). Nasce come progetto digitale, un incubatore di ciò che è, secondo i fondatori, l’arte contemporanea. Raccontare le storie dei migliori talenti emergenti del panorama artistico contemporaneo e supportare il loro lavoro è diventata la linea guida del progetto che continua tutt’oggi attraverso pubblicazioni, mostre e collaborazioni insieme agli artisti.

GAM – Galleria d’Arte Moderna
Roma, Via Francesco Crispi, 24
Info: 060608 tutti i giorni ore 9.00 – 21.00

www.galleriaartemodernaroma.it; www.museiincomuneroma.it