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“Creating for the Stage and Other Spaces: Questioning Practices and Theories”, presentazione del volume a cura di Gerardo Guccini, Claudio Longhi e Daniele Vianello, Teatro Arena del Sole, Bologna, 1 giugno 2022

Teatro Arena del Sole/Sala Thierry Salmon (Via dell’Indipendenza, 44 – Bologna)
Evento in presenza e online, dalle ore 16:00 alle 18:00

In collaborazione con: ERT / Teatro Nazionale

Partecipano: Christopher Balme (Università di Monaco), Josette Féral (Presidente EASTAP), Gerardo Guccini (Università di Bologna), Claudio Longhi (Direttore Piccolo Teatro di Milano), Giacomo Manzoli (Direttore Dipartimento delle Arti), Valter Malosti (Direttore ERT / Teatro Nazionale), Rossella Mazzaglia (Università di Bologna), Willmar Sauter (Università di Stoccolma), Gabriele Vacis (regista e autore) e Daniele Vianello (Presidente EASTAP)

Letture: Valter Malosti da testi di Michel de Certeau, Alessandro Fersen, Giuliano Scabia…

Nell’ambito del progetto Soffitta 2022-24Bologna crocevia di culture

Per partecipare in presenza è raccomandato l’utilizzo della mascherina FFP2

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Il presente volume riunisce la maggior parte degli interventi del III Convegno EASTAP (European Association for the Study of Theatre and Performance), che, calendarizzato tra gli eventi di VIE Festival 2020 e le attività del Dipartimento delle Arti/DAMSLab, avrebbe dovuto tenersi a Bologna dal 27 febbraio al 1° marzo 2020. Quando tutto era ormai pronto, il Convegno è stato improvvisamente annullato a causa delle prime restrizioni legate alla pandemia. In seguito a quei repentini e inattesi eventi, è nata l’esigenza da più parti avvertita di lasciare memoria del progetto. Si è deciso così di proporre una pubblicazione che, pur differenziandosi sensibilmente dalla struttura originaria del Convegno, a questo si richiamasse esplicitamente, restando eccezionale e significativa testimonianza dello stato degli studi sul teatro e la performance nell’era pre-Covid.

Il piano del Convegno prevedeva due macrosettori che riguardavano, l’uno, le pratiche e le teorie relative alla composizione di eventi performativi riferibili alle modalità della scrittura scenica, l’altro le pratiche e le teorie relative alla composizione dei testi. Il volume riprende questa polarità inquadrandola in una diversa ripartizione delle relazioni, che esplicita – grazie ai raggruppamenti e ai loro titoli – sia le relazioni fra testo e testo che quelle fra settore e settore. Alla performance e alla testualità postdrammatica sono dedicati i capitoli più consistenti: Questioning performance: theories and practices e Creating text for the stage: theories and practices. Gli altri capitoli si vengono quindi a posizionare nel campo di forze descritto da questi raggruppamenti principali. Perfomer’s body: the dancer, the actor e Creating for other spaces: landscape, sound, multimedia si inquadrano idealmente nella polarità della performance, mentre Collective creations and community plays si colloca fra performance e nuova testualità.