Il progetto si propone la raccolta, il vaglio e lo studio dei documenti epistolari in ambito teatrale europeo, nell’arco temporale compreso tra il 1874 (anno che secondo la storiografia accreditata segna l’istituzionalizzazione della pratica registica moderna) e il 1959: quando con la svolta performativa del teatro (cfr. De Marinis, il Nuovo Teatro, 1987), la nozione ‘tradizionale’ di regia comincia a essere messa in discussione. Punto di partenza della ricerca è la constatazione di come il tema ‘epistolare’, nell’ambito della teatrologia, appaia ancora poco (e solo sporadicamente) esplorato. L’intento della ricerca è dunque, da una parte, contribuire a colmare questa lacuna, apportando elementi costitutivi e complementari all’esiguo scenario critico e teorico riguardante la relazione tra corrispondenza e teatro; dall’altra, mostrare come i documenti epistolari possano rappresentare uno strumento chiave per l’analisi del fatto teatrale, gettando nuova luce su temi centrali, quali: la genesi di un’opera, il lavoro di messa in scena, la definizione di autorialità, la percezione e la ricezione di uno spettacolo.
Tipologia: Progetto Grande di Ateneo
Responsabile del progetto: Sonia Bellavia
Componenti Strutturati: Mario Caramitti (Università di Roma Sapienza), Daniela Padularosa (Università di Roma Sapienza), Elisabetta Sarmati (Università di Roma Sapienza), Emiliano Morreale (Università di Roma Sapienza), Marta Marchetti (Università di Roma Sapienza)
Altro Personale Aggregato: Paola Degli Esposti (Università di Padova), Simone Trecca (Università degli Studi di Roma Tre), Sergio Santiago Romero (Università di Alcalà de Henares)
Specializzando Componente non strutturato del gruppo di ricerca: Alessandra Crotti
Durata del progetto: 24 mesi
Enti finanziatori: Ateneo Sapienza di Roma.