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Giornata di studi “Muta eloquenza. Sull’arte di Marcel Marceau” – Prato, 18 ottobre 2023

Per il centenario del grande mimo Marcel Marceau (1923-2023), artista raffinato e capace di grandi gesti umanitari, l’Ateneo fiorentino, su iniziativa della storica del teatro, delegata alle Attività di Spettacolo, Teresa Megale, in collaborazione con il Corso di Laurea in Pro.Ge.A.S. e il Teatro Metastasio di Prato, ha promosso per mercoledì 18 ottobre una giornata di studi al Teatro Magnolfi (via Piero Gobetti 79, Prato – ore 11).

Ad aprire l’evento, dal titolo “Muta eloquenza. Sull’arte di Marcel Marceau”, saranno con i loro saluti il presidente della Comunità ebraica di Firenze Enrico Fink, l’assessore alla Cultura di Prato Simone Mangani e il direttore artistico del Teatro Metastasio Massimiliano Civica.

Le attività saranno presiedute dai docenti del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) Maurizio Agamennone (Etnomusicologia) e Teresa Megale (Discipline dello Spettacolo). 

Alla giornata parteciperanno teatrologi e storici del teatro esperti di mimo corporeo: Marco De Marinis, Elena Randi, Francesca Romana Rietti e Patrizia Iovine. La manifestazione si concluderà con la performance mimica di Fabio Mangolini, attore, regista e mimo, allievo di Marcel Marceau. Le attività saranno svolte anche in collaborazione con la compagna teatrale dell’Ateneo Binario di Scambio.

“A cento anni dalla nascita e a quindici dalla sua scomparsa – afferma Megale – la giornata di studi intende approfondire le fonti critiche e storiche sul poeta del gesto, in connessione con la rinascita novecentesca del mimo corporeo, e ingrandire il ruolo dei verba visibilia nel solco delle principali teorie e prassi del teatro contemporaneo”.

Di origine ebraico-polacca, Marcel Mangel (Strasburgo 1923-Cahors 2007), in arte Marcel Marceau, è stato l’inventore nel 1947 del clown Bip e due anni dopo, nel 1949, il fondatore della prima compagnia di mimo, rilanciando l’arte mimica appresa da Decroux con sensibilità e con stile propri. Durante la Seconda guerra mondiale, l’artista si era distinto anche per il grande impegno civile nella Resistenza francese contro il nazismo.