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CFP-XXVI Settimana di Alti Studi-Quale Antico? Eredità, riletture e contaminazioni nel Rinascimento europeo-Ferrara, 23-25 ottobre 2025

XXVI Settimana di Alti Studi

Quale Antico?
Eredità, riletture e contaminazioni nel Rinascimento europeo

Giovedì 23, venerdì 24 e sabato 25 ottobre 2025 Museo Schifanoia

L’Istituto di Studi Rinascimentali, in collaborazione con il Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, la Fondazione Ferrara Arte, l’Università eCampus, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara e il 3 ARC (Ancient Art Architecture Reception Center), organizza la XXVI Settimana di Alti Studi Rinascimentali. L’annuale convegno internazionale, inserito nel calendario ufficiale per le celebrazioni dei 30 anni del riconoscimento Unesco “Ferrara, Città del Rinascimento” è dedicato quest’anno ad uno dei temi cardine degli studi relativi all’età moderna, ovvero l’antico e il suo ruolo nel Rinascimento europeo.

CALL FOR PAPERS

Il recupero delle antichità, non solo quelle greche e romane ma anche egizie, asiatiche, etrusche…, è, in ambiti diversi, un tratto determinante della cultura europea, a partire soprattutto dal XV secolo. Letterati, artisti, architetti, come anche mecenati e committenti, si sono rivolti all’eredità proveniente dal passato per conoscere i segreti dei veteres populi, per conferire autorevolezza alle loro opere o per riportare in vita la grandezza della storia, spesso in funzione politica e celebrativa. Ma durante il Rinascimento le modalità di ricezione dell’arte del passato hanno reso spesso problematico comprendere il concetto stesso di “antico”: un gran numero di opere che oggi non sono più ritenute assimilabili alla categoria dell’arte antica, nel Rinascimento erano invece considerate tali o trattate come se lo fossero. Questo ha portato allo sviluppo di approcci diversi che variano da un attento recupero filologico fino ad una resa esclusivamente formale ed erudita di elementi letterari e figurativi: tutto concorse a forgiare un nuovo e diffuso “gusto antiquario”. La Settimana di Alti Studi, favorendo un approccio interdisciplinare, sarà strutturata in quattro sezioni – storia, arti, letteratura e filosofia – con lo scopo di studiare le diverse interpretazioni, i differenti percorsi e le metodologie di avvicinamento all’antico in epoca moderna, non solo in Italia, ma nel più ampio contesto europeo.

Non solo greco e romano: è necessario individuare il concetto di antico aprendo la riflessione, non solo ai più diffusi temi e forme provenienti dalla civiltà greca e romana, ma anche a quelli propri dei popoli mesopotamici, egizi, etruschi…

Il gusto antiquario: la consapevolezza dell’importanza dell’antico favorisce una nuova sensibilità culturale ed estetica, un interesse spesso spasmodico per i reperti del passato che via via assurgono al prezioso ruolo di “testimonianza storica” di un tempo irrimediabilmente perduto.

Gli artisti e l’antico: l’individuazione di certi modelli che per la loro riconoscibilità “accorciano le distanze” con il passato, l’errore nell’individuare come opere antiche quelle che noi oggi potremmo definire “gotiche”, il disegno e la circolazione di stampe dall’antico, l’accessibilità diretta alle opere, artisti che collezionano antichità, citazioni formali sia in pittura, scultura che architettura, sono tutti temi che possono sostenere una riflessione sulla ricezione dell’arte del passato nel Rinascimento.

Eruditi a corte: l’attività degli eruditi di corte, a partire dal XV secolo, promuove una conoscenza del passato che porta alla formazione di nuovi modelli a cui i principi e le principesse si ispirano nella consapevolezza di un necessario e filologico recupero delle vestigia antiche, sinonimo ormai di prestigio culturale. Testimonianze storiche come manoscritti, medaglie, monete, marmi, iscrizioni, rovine diventano elementi centrali delle collezioni di corte, utili ad ispirare la formazione di una nuova identità politica e a servizio degli artisti che potevano avervi accesso.

Collezionismo e mercato di antichità: «Custodi d’opere o rivelatrici del gusto degli individui» (Krzysztof Pomian) le collezioni riflettono il costante interesse per le antichità e le nuove disposizioni estetiche e mentali verso le testimonianze del passato perduto fino alla genesi di un vero e proprio collezionismo antiquario. Gemme, monete, medaglie, marmi, bronzetti entrarono nelle raccolte di privati e di uomini di potere favorendo la riappropriazione del mondo classico o in chiave erudita ed antiquaria o in funzione politica e storica fino alla nascita delle grandi collezioni di antichità del XVII secolo. Gli interventi al convegno potranno concentrarsi sulla natura delle diverse collezioni, sulla ricerca dei pezzi e sulla loro circolazione, sull’allestimento delle raccolte nei palazzi del potere, sugli spazi loro dedicati nelle residenze dei nobili, nelle abitazioni dei borghesi o negli antichari di corte.

Iconografie dall’antico: l’interesse per l’antico ha favorito l’introduzione di nuovi temi ed iconografie soprattutto tratte dagli exempla del passato, eroi ed eroine greco romane, così come rappresentazioni utili ad esplicitare concetti filosofici di matrice classica. Inoltre, elementi del repertorio anticheggiante si riconoscono con sempre maggior frequenza all’interno di composizioni di genere diverso: teste di Cesari, grandi cammei, monocromi, impreziosiscono composizioni, decorazioni, affreschi, miniature, trattati illustrati.

REGOLAMENTO

Regole di partecipazione

  1. La richiesta di partecipazione, adeguatamente compilata secondo il presente regolamento, dovrà essere inviata entro e non oltre le ore 12:00 del 23 giugno 2025;
  2. Le richieste di partecipazione dovranno essere inviate esclusivamente tramite mail all’Istituto di Studi Rinascimentali: isr@comune.fe.it e in copia conoscenza alla Segreteria di Direzione del Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara: e.capanna@comune.fe.it;
  3. È ammesso al massimo un coautore per ogni contributo; ogni candidato può presentare fino a due richieste di partecipazione;
  4. Le lingue ammesse, sia per l’invio della richiesta di partecipazione che per la presentazione del contributo durante la XXVI Settimana di Alti Studi, sono l’Italiano e l’Inglese;

Regole di formattazione delle richieste di partecipazione

  1. Le richieste di partecipazione dovranno essere presentate esclusivamente nei formati doc o docx;
  2. Le richieste di partecipazione presentate in formato PDF saranno automaticamente escluse;
  3. Le richieste di partecipazione dovranno contenere i seguenti elementi redatti secondo l’ordine e le linee guida qui elencate:
    a – Titolo (in italiano ed inglese);
    b – Nome del relatore o dei relatori proponenti;
    c – Affiliazione accademica e/o istituzionale;
    d – Recapiti (indirizzo di residenza e/o domicilio, numero di telefono, email);
    e – Parole chiave (almeno 6);
    f – Abstract (minimo 3.000, massimo 6.000 battute, inedito e mai pubblicato nemmeno parzialmente);
    g – Riferimenti bibliografici (almeno 5 in ordine cronologico) e/o archivistici;
  4. h – Curriculum Vitae (minimo1.000, massimo 1.500 battute);
  5. Nella richiesta di partecipazione non sono ammesse immagini, grafici, tabelle e simili;

Regole di valutazione

  1. Tutte le richieste di partecipazione saranno ricevute dalla segreteria organizzativa dell’Istituto di Studi Rinascimentali e dal coordinamento scientifico della XXVI Settimana di Alti Studi. Saranno tutte successivamente inviate ai membri del Comitato Scientifico dell’Istituto per la valutazione;
  2. L’eventuale mancato rispetto dei predetti requisiti formali o l’assenza di una o più informazioni richieste potrà comportare la non accettazione della candidatura. Nei casi in cui il Comitato Scientifico lo riterrà opportuno, la richiesta di partecipazione sarà reinviata al mittente chiedendo modifiche e/o integrazioni da parte dell’autore (o degli autori);
  3. I criteri di valutazione degli abstract saranno i seguenti:
    a – rilevanza, qualità e originalità del tema proposto;
    b – attinenza del tema alle linee di ricerca espresse nel presente avviso pubblico; c – chiarezza del metodo utilizzato, coerenza tra argomentazioni e risultati attesi; d – chiarezza, concisione e correttezza linguistica e grammaticale;
    Il giudizio del Comitato Scientifico è insindacabile.
  4. I proponenti verranno informati degli esiti delle valutazioni entro e non oltre il 1 settembre 2025. Direttore Istituto di Studi Rinascimentali Marco Bertozzi Coordinamento Scientifico XXVI Settimana di Alti Studi Cecilia Vicentini in collaborazione con Romeo Pio Cristofori Segreteria ISR e segreteria Direzione Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara Elisabetta Capanna ISR – Istituto di Studi Rinascimentali Palazzo Bonacossi
    Via Cisterna del Follo, 5 – 44121 Ferrara Tel: 0532 232933 – Mail: isr@comune.fe.it