
PER UN TEATRO PUBBLICO?
dialoghi, critiche e confronti sul Sistema Teatrale Toscano
Oggi in Italia il servizio pubblico (Sanità, Istruzione, Cultura) viene messo in discussione e la stessa idea di Teatro Pubblico è soggetta a un riesame e a un ripensamento: ha ancora senso credere nella funzione pubblica del teatro?
Il Teatro Metastasio di Prato invita spettatrici e spettatori, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo dal vivo, operatrici e operatori, giornaliste e giornalisti, rappresentanti politici, studiose e studiosi della Toscana a partecipare a tre giorni di incontri su questo tema che si svolgeranno presso il Teatro Metastasio di Prato il 26, 27, 28 settembre 2025.
Essendo inoltre persuasi che, in un mondo interconnesso come l’attuale, non sia più possibile ragionare in termini settorializzati, senza avere una visione globale del sistema in cui viviamo, durante i tre giorni ci saranno degli interventi di studiosi sulla situazione della Sanità Pubblica e della Pubblica Istruzione, a testimoniare come in Italia sia in atto da anni un processo di smantellamento del Servizio Pubblico che comporta una grave limitazione di alcuni diritti fondamentali dei cittadini e delle cittadine, garantiti dalla nostra Costituzione.
IL SISTEMA TEATRALE TOSCANO
Il “Sistema Regionale dello Spettacolo dal vivo Toscano” per il teatro e la danza è senza dubbio un’eccellenza e un modello di riferimento nel panorama italiano ed è frutto della sinergia consolidata tra istituzioni pubbliche e realtà del teatro e della danza, costruito in decenni di lavoro con una forte idea di funzione pubblica e di servizio per la comunità, ispirata ai principi sanciti dalla nostra Costituzione nell’ art. 3 e nell’ art. 9.
Questo “Sistema” sta entrando in rotta di collisione sempre di più con le regole definite dall’ultimo Decreto Ministeriale, orientato a sostenere attività che evitano il “rischio culturale” e privilegiano le dinamiche “commerciali”.
Sistema Teatrale Toscano: autocritica e rilancio
Siamo convinti che oggi non si possa non difendere il Sistema Teatrale Toscano e l’idea di servizio pubblico che rappresenta, ma è evidente che qualcosa non ha funzionato e non funziona come dovrebbe. Alla luce dei recenti fatti che hanno visto le Commissioni del MIC colpire molte realtà toscane (dalla retrocessione del Teatro Nazionale a punteggi qualitativi bassissimi attribuiti a teatri, festival multidisciplinari e compagnie di danza e teatro, fino alle discutibili non ammissioni al FNSV) la grande occasione che ci si apre davanti non è trincerarsi dietro una barricata, ma rilanciare un discorso sul teatro pubblico in un modo radicale che possa rinnovare anche il Sistema Teatrale Toscano, coinvolgendo tutte le realtà della regione, dalle più grandi alle più piccole, dai gruppi ai singoli.
Autocritica:
Per iniziare è necessario attivare un processo di autocritica “crudele” (per come intendeva la crudeltà Antonin Artaud, cioè di estrema lucidità nello scavo e nell’analisi) da tutti i punti di vista. Cosa è successo in questi ultimi dieci anni, cioè dall’entrata in vigore del D.M. 2014? Di seguito alcune domande alle quali invitiamo tutti coloro che parteciperanno all’incontro ad interrogarsi e rispondere:
– Si è riusciti a mantenere un rapporto di qualità e quantità con i pubblici di riferimento?
– L’offerta artistica è stata effettivamente di qualità in relazione alla specificità dei diversi contesti territoriali?
– Si è riusciti a valorizzare i talenti presenti sul nostro territorio?
– Si è innescato un processo di reale apertura internazionale?
– Si è rinnovato il rapporto tra teatro, scuole, famiglie per le proposte artistiche delle nuove generazioni?
– È stato fatto tutto il possibile per innescare un sano processo di ricambio generazionale?
Rilancio:
È il tempo delle proposte e delle azioni concrete. Quali azioni portare avanti per reimmaginare un vivo progetto di teatro pubblico che favorisca un reale ricambio generazionale, una feconda complicità culturale con il pubblico, una migliore riconfigurazione del nostro Sistema Teatrale?
Abbiamo insomma le forze, le capacità e la volontà di immaginare un rilancio progettuale che faccia tornare il Sistema Teatrale Toscano ad essere un modello d’eccellenza per il nostro Paese?
In questi tre giorni di incontri, pensiamo sia fondamentale dare uno spazio di parola al pubblico, chiedendogli di intervenire attivamente con suggerimenti, critiche e proposte. A loro sarà dedicata una parte della giornata di sabato 27 settembre.