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Call for papers – convegno – “I festival teatrali nel Novecento: intersezioni, dialoghi e incontri (1950-1990)” _ (Verona, 16 – 18 ottobre 2024)

Convegno Internazionale di studi a cura di
Monica Cristini e Ariana Frattali

Verona, 16 – 18 ottobre 2024

Comitato Scientifico

Alberto Bentoglio, Simona Brunetti, Roberta Gandolfi, Lorenzo Mango, Nicola Pasqualicchio, Franco Perrelli, Elena Randi

Call for papers

Nell’evoluzione storica delle discipline dello spettacolo, risulta evidente come gli scambi culturali e artistici si siano rivelati stimoli fondamentali per quel processo di ricerca che, ponendosi come obiettivo la formulazione di modelli espressivi e comunicativi efficaci per le arti della scena, ha di fatto segnato e alimentato i momenti più importanti della storia del teatro occidentale. Se all’inizio del Novecento erano le grandi esposizioni universali a presentare ciò che accadeva fuori dell’Europa, dalla metà del secolo un ruolo centrale nell’aprire un dialogo tra artisti di diverse culture è stato giocato dai festival teatrali. Questi eventi hanno infatti assunto la funzione di cornice, contenitore ed elemento propulsore di processi creativi, presentando al pubblico i lavori più importanti dei grandi maestri del teatro Novecentesco, ma anche offrendo uno spazio di incontro attivo per gruppi universitari e giovani artisti attraverso conferenze, seminari, laboratori e workshop organizzati a latere.

Grazie alla formula festivaliera, il continente europeo – cresciuto in una prospettiva che lo aveva posto al centro di ogni processo economico e creativo, su scala mondiale – ha avuto la possibilità di incontrare culture provenienti dall’Oriente, dall’Africa, dall’America Latina, entrando in contatto con esperienze performative lontane da quelle frequentate abitualmente. Le rassegne dedicate a forme e generi teatrali specifici, i convegni, i dibattiti e le formule laboratoriali hanno instillato e accresciuto negli artisti e negli spettatori la consapevolezza dell’incontro concreto come fonte di arricchimento reciproco, sia sul piano espressivo che umano. Il Festival si è rivelato così un luogo di confronto sempre più necessario fra teatro e comunità sociale, arte e cittadinanza, cultura borghese e cultura popolare, inserendosi – già negli anni Sessanta del Novecento – in quella linea di riflessione sullo spazio scenico che richiedeva a gran voce una maggiore e rinnovata “penetrazione del teatro nel corpo sociale” (per citare un’acquisizione del Convegno di Ivrea, del 1967).

Sin dal secondo dopoguerra, manifestazioni come il Festival di Avignone (1947) e Festival dei Due Mondi di Spoleto (1958) hanno ospitato e proposto spettacoli e performance provenienti da paesi extraeuropei, mentre altre, come Santarcangelo dei Teatri (1971) e il Festival d’Automne (1972) hanno praticato un ri-collocamento spaziale o temporale delle arti performative, scegliendo luoghi decentrati rispetto al turismo di massa, oppure stagioni teatralmente ‘silenti’ rispetto alla programmazione delle grandi città. Non solo, con la loro ricorrenza annuale, queste manifestazioni sono state spazio d’incontro attivo e propulsivo anche fra comunità teatrali e cittadinanza, quest’ultima spesso direttamente coinvolta sia nella partecipazione agli eventi principali e collaterali, che nell’ideazione e organizzazione degli stessi, tramite chiamate pubbliche e occasioni concrete di stage e di lavoro.

Partendo da queste riflessioni, il convegno si propone dunque di approfondire il ruolo ricoperto dai festival nell’agevolare, proporre e curare le intersezioni tra artisti e gruppi teatrali, contribuendo così alla crescita e al cambiamento dei modi di fare teatro dal punto di vista estetico, comunicativo, socio-antropologico, organizzativo e produttivo. L’incontro sarà inoltre un’opportunità per indagare il valore che questi eventi hanno avuto nel diffondere la conoscenza del teatro, coinvolgendo attivamente il pubblico nei dialoghi sui temi dell’arte, sulle questioni sociali e politiche, dialoghi aperti e sviluppati grazie alla presentazione concentrata in un lasso di tempo definito di spettacoli, incontri, seminari e workshop.

Di seguito alcuni argomenti di particolare interesse, ma non vincolanti.

  • Fondazione e sviluppo dei festival teatrali
  • Iniziative di rilievo promosse dai festival
  • Le produzioni e co-produzioni teatrali
  • Rassegne tematiche di particolare rilievo
  • Le ricadute sul territorio: il valore dei festival per le città ospitanti
  • Le politiche dei festival
  • I festival universitari
  • Le reti e le collaborazioni
  • I festival come modello produttivo e organizzativo
  • Le esperienze dei gruppi e degli artisti
  • Collaborazioni artistiche tra gruppi e artisti

Gli interventi potranno essere in italiano o in inglese. Le proposte, comprensive di un abstract in italiano e in inglese (massimo 1500 caratteri) e di un curriculum breve in italiano e in inglese (500 caratteri), dovranno essere inviate entro il 30 novembre 2023 a Monica Cristini, monica.cristini@univr.it e Arianna Frattali, arianna.frattali@unimi.it.

Sarà inviata comunicazione circa gli interventi selezionati entro il 20 dicembre 2023.

Spese di viaggio e alloggio saranno a carico dei relatori, gli organizzatori comunicheranno una lista di strutture presso le quali sarà possibile prenotare il pernottamento.

L’evento è organizzato quale momento di approfondimento nel contesto del progetto “The underground history of the Avant-garde. Cultural exchanges in theatre festivals – Estella”, finanziato all’interno del programma 1.2 “Young Researcher” – NextGenerationEU – MSCA. MUR Directorial Decree no 247 (8/19/2022). CUP B37G22000840006.

Theater festivals in the Twentieth century: intersections, dialogues and encounters (1950- 1990)

Scientific Committee

International Conference curated by
Monica Cristini and Ariana Frattali

Verona, 16 – 18 October 2024

Alberto Bentoglio, Simona Brunetti, Roberta Gandolfi, Lorenzo Mango, Nicola Pasqualicchio, Franco Perrelli, Elena Randi

Call for papers

In the historical evolution of theatre and performance, cultural and artistic exchanges have clearly proved to be fundamental stimuli for a research process that, while aiming to formulate effective paradigms of expression and communication for the performing arts, has in fact marked and fueled the most important phases in the history of Western theater. Although at the beginning of the twentieth century the great universal exhibitions presented what was going on outside Europe, from mid- century on theater festivals played a central role in fostering a dialogue between artists of different cultures. Such events framed, contained and were driving force of the creative processes, presenting to the public the most important works of the great twentieth-century masters of theater, but also offering an active meeting space for university groups and young artists through laterally organized conferences, seminars and workshops.

The festival formula enabled Europe, which till then had developed in a perspective of centrality of every worldwide economic and creative process, to come into contact with cultures from the East, Africa and Latin America, and with performative experiences far from those to which it was accustomed. The events devoted to specific theatrical forms and genres, the conferences, debates and workshop formulas instilled and increased in artists and public an awareness of the concrete encounter as a source of mutual enrichment, on both an expressive and human level. Festivals thus proved to be an increasingly necessary locus for discussion between theater and social community, art and citizenship, bourgeois and popular culture. As early as the 1960s they became an integral activity of reflection on a stage space that demanded a greater and renewed “penetration of theater into the social body” (to cite an acquisition of the Ivrea Convention of 1967).

Since the Second World War, events such as the Avignon Festival (1947) and the Festival dei Due Mondi in Spoleto (1958) have hosted and put on plays and performances from non-European countries, while others, such as Santarcangelo dei Teatri (1971) and the Festival d’Automne (1972) have practiced a spatial or temporal re-collocation of the performing arts, choosing decentralized venues as opposed to those of mass tourism, or theatrically ‘silent’ seasons as opposed to the theatrical programs of large cities. But with their annual recurrence these events have also been an active and propulsive meeting space between theater communities and citizens. The latter have often

participated directly in both the main and side events, and in their conception and organization, through public invitations and concrete internship and job opportunities.

Starting with these reflections, the conference aims to explore the role played by festivals in facilitating, offering and curating the intersections between artists and theater groups, thus contributing to the growth and evolution of how theater is made, in terms of aesthetics, communication, socio-anthropology, organization and production. The conference will also be an opportunity to investigate the value that these events have had in spreading knowledge about theater, actively involving the public in dialogues on art, social and political issues, dialogues undertaken and developed from a concentrated presentation in a defined period of plays, encounters, seminars and workshops.

Some topics (though not binding) of particular interest, are:

· Foundation and development of theater festivals · Important initiatives promoted by festivals
· Theater productions and co-productions
· Thematic editions of particular importance

· Impact on the territory: the value of festivals for the host cities · Festival policies
· University festivals
· Networks and collaborations

· Festivals as a productive and organizational model . The experiences of groups and artists
. Artistic collaborations between groups and artists

Papers may be in Italian or English. Proposals, including an abstract in Italian and English (maximum 1500 characters) and a short résumé in Italian and English (500 characters), must be sent by November 30th 2023 to Monica Cristini, monica.cristini@univr.it and Arianna Frattali, arianna.frattali@unimi.it.

Communication on selected papers will be made by December 20th 2023.

Travel and accommodation expenses will be at the expense of the speakers. The organizers will mail a list of accommodations that can be booked for overnight stays.

The event is organized as a study phase of the project “The underground history of the Avant-garde. Cultural exchanges in theater festivals – Estella”, funded in Investment 1.2 “Young Researcher” – NextGenerationEU – MSCA. MUR Directorial Decree no. 247 (8/19/2022). CUP B37G22000840006.