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«Elephant&Castle. Laboratorio dell’immaginario» (n.33) CFP – Circolazione dei saperi degli attori in Europa tra Sette e Ottocento.

Elephant&Castle. Laboratorio dell’immaginario ha pubblicato la richiesta contributi (call for papers) per il numero monografico dedicato al tema: Circolazione dei saperi degli attori in Europa tra Sette e Ottocento (n. 33), a cura di Vincenzo De Santis (Università di Salerno), Virginie Yvernault (Sorbonne Université), Giuseppina Giuliano (Università di Salerno), Stefano Amendola (Università di Salerno)

Call.

Gli studi recenti sulla recitazione nei secoli XVIII e XIX hanno permesso di ricostruire le tradizioni nazionali dei diversi paesi europei e le loro evoluzioni (VICENTINI 2012), di seguire la carriera di alcuni attori particolarmente importanti, riflettendo sulla funzione dell’attore in una prospettiva anche sociale, storica e mediatica (FAZIO 2011) o nei suoi rapporti con culture straniere (BELLAVIA 2018). Questi lavori, spesso centrati su una prospettiva nazionale o su singole figure emblematiche, meritano di essere approfonditi a livello europeo.

Il secolo dei Lumi rappresenta una svolta fondamentale nell’evoluzione teorica e pratica della recitazione, se non altro per l’attenzione particolare che viene prestata agli aspetti visivi e materiali del teatro, in Francia ma anche più ampiamente in Europa (FRANTZ 1998) e in relazione ad altri ambiti del sapere (ROACH 1983). I trattati sulla recitazione si moltiplicano (CHAOUCHE 2001; MARIE 2019), nobilitando il lavoro dell’attore presentandolo come una vera e propria arte, in varia misura paragonabile alla creazione letteraria. Dotato di un vasto bagaglio teorico e pratico, l’attore non è più visto come il semplice esecutore di un testo, ma come il creatore di un prodotto artistico. La nuova dignità che gli viene riconosciuta si osserva in particolare nei ritratti e nelle rappresentazioni iconografiche che gli sono dedicate – come quella di Garrick di Pompeo Batoni. Questo fenomeno continua nel XIX secolo in un contesto di industrializzazione degli spettacoli e di emergenza del “divismo” teatrale (FAZIO; FILIPPI, HARVEY, MARCHAND 2017).

Nel numero 33 della rivista Elephant & Castle, vorremmo interrogare le diverse modalità di trasmissione e circolazione dei saperi degli e sugli attori tra Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Russia e Spagna nei secoli XVIII e XIX.

Oggetto dell’analisi, di natura prettamente interdisciplinare, saranno testi di diverso genere (trattati, epistolari, romanzi…) che affrontino a livello teorico l’arte attoriale, e gli scambi all’interno delle differenti tradizioni europee.

Saranno presi in considerazione:

  • le traduzioni o adattamenti di trattati sulla recitazione provenienti da diverse aree linguistiche;
  • le corrispondenze, le memorie e le riviste che hanno favorito la circolazione delle teorie e delle pratiche attoriali da un paese all’altro;
  • la formazione internazionale degli attori;
  • la scrittura romanzesca come vettore di conoscenza sulla formazione dell’attore;
  • i romanzi che affrontano questi tipi di trasmissione, circolazione e scambi;
  • la presenza del teatro antico nel pensiero moderno;
  • gli scambi tra i saperi drammatici e le altre scienze;
  • le memorie di attori e attrici e la circolazione dei modelli;
  • le conoscenze dell’attore, lo sguardo dello spettatore.

Gli articoli saranno sottoposti a una doppia peer review, secondo le modalità previste dalla rivista. Le proposte di articoli devono seguirne le norme tipografiche della rivista. Il numero accoglie contributi in italiano, francese, inglese e spagnolo. Per essere considerate, le proposte di articoli devono essere accompagnate da un riassunto nella lingua di scrittura e in inglese, oltre a cinque parole chiave. L’abstract della proposta (circa 800 battute), accompagnato da una breve bio-bibliografia, deve essere inviato alla mail della redazione (elephantandcastle@unibg.it), a Vincenzo De Santis (vdesantis@unisa.it) e a Virignie Yvernault (virginie.yvernault@sorbonne-universite.frentro il 20 settembre 2023; la comunicazione da parte dei curatori circa le proposte accettate avverrà intorno al 15 ottobre 2023.

Gli articoli dovranno essere caricati sul sito della rivista entro e non oltre il 10 gennaio 2024. La lunghezza delle proposte deve essere compresa tra 25.000 e 35.000 caratteri, spazi inclusi (esclusa la bibliografia).

BELLAVIA S. (2018), Vienna e la Duse, Edizioni di Pagina, Bari

CHAOUCHE S. (2013), L’Art du comédien. Déclamation et jeu scénique en France à l’âge classique, Honoré Champion, Paris

FAZIO M. (2011), François-Joseph Talma: le théâtre et l’histoire de la révolution à la restauration, CNRS, Paris

FILIPPI F., HARVEY S., MARCHAND S. (2017, dir.), Le Sacre de l’acteur. Émergence du vedettariat théâtral de Molière à Sarah Bernhardt, Armand Colin, Paris

FRANTZ P. (1998), Esthétique du tableau dans le théâtre du XVIIIe siècle, PUPS, Paris

MARIE M. (2019), Inventer l’acteur. Émotions et spectacle dans l’Europe des Lumières, Sorbonne Université Presses, Paris

ROACH J. R. (1993), The Player’s Passions. Studies in the Science of Acting, University of Michigan Press, Ann Arbor

VICENTINI C. (2012), Theory of Acting. From Antiquity to the Eighteenth Century, Marsilio and Acting Archives, https://www.actingarchives.it/essays/contenuti/95-theory-of-acting-from-antiquity-to-the-eighteenth-century.html

Versione spagnola

La circulación del saber actoral en la Europa de los siglos XVIII y XIX
por Vincenzo De Santis (Università di Salerno), Virginie Yvernault (Sorbonne Université), Giuseppina Giuliano (Università di Salerno), Stefano Amendola (Università di Salerno)

Los estudios recientes sobre la actuación en los siglos XVIII y XIX han permitido reconstituir las tradiciones nacionales de los distintos países europeos y su evolución (VICENTINI 2012), además de delinear la trayectoria de algunos actores especialmente significativos importantes, reflexionando sobre la actuación desde una perspectiva social, histórica y mediática (FAZIO 2011) o poniendo de relieve las relaciones entre diferentes contextos culturales (BELLAVIA 2018). Estos interesantes trabajos, a menudo de carácter nacional o centrados en figuras emblemáticas, merecen ser profundizados desde una perspectiva más amplia e y europea.

La época de la Ilustración representa un hito en la evolución del trabajo del actor, tanto en Francia como en Europa (FRANTZ 1998), sobre todo por la atención hacia los aspectos visuales y materiales del teatro, en intercambio y en relación con otros saberes (ROACH 1983). En el siglo de las luces, proliferaron los tratados sobre la interpretación (CHAOUCHE 2001, MARIE 2019), que elevaron la creación actoral al rango de auténtica forma de arte, comparable en diversos grados a la creación literaria. Dotado de un vasto bagaje teórico y práctico, el actor ya no era considerado como un mero ejecutor de un texto, sino como el creador de un producto artístico singular. La nueva dignidad del actor puede apreciarse en los retratos y en otras representaciones iconográficas que se le dedican – como por ejemplo el retrato de Garrick de Pompeo Batoni. Este fenómeno continuó a lo largo del siglo XIX, en un contexto de industrialización del espectáculo y de aparición del “divismo” (FILIPPI, HARVEY, MARCHAND 2017).

En este número de la revista, nos gustaría examinar las diversas formas en las que el conocimiento sobre el mundo de los actores se transmitió y circuló entre Francia, Alemania, Inglaterra, Italia, Rusia y España en los siglos XVIII y XIX.

Se explorarán corpus heterogéneos desde una perspectiva transnacional y transdisciplinaria:

  • traducciones o adaptaciones de tratados de actuación de diferentes áreas lingüísticas
  • correspondencias, memorias y publicaciones periódicas que han favorecido la circulación de – teorías y prácticas dramáticas de un país a otro
  • la formación internacional de los actores
  • la escritura de novelas como vehículo de conocimiento sobre la formación de actores
  • novelas que abordan este tipo de transmisión, circulación e intercambio
  • la presencia del teatro antiguo en el pensamiento moderno
  • los intercambios entre el saber dramático y otras ciencias
  • las memorias de los actores y actrices y la circulación de modelos
  • el saber del actor y el punto de vista del espectador.

Los artículos serán revisados por pares, de acuerdo con las normas de publicación de Elephant&Castle. Las propuestas deberán enviarse a través de la página web de la revista. Se aceptan trabajos en italiano, francés, inglés y español. Las contribuciones deberán ir acompañadas de un resumen en la lengua en la que estén escritas, y en inglés, y de cinco palabras clave. El resumen de la propuesta deberá enviarse junto con una breve biobibliografía a la redacción de la revista (elephantandcastle@unibg.it), a Vincenzo De Santis (vdesantis@unisa.it) y a Virignie Yvernault (virginie.yvernault@sorbonne-universite.fr.)   antes del 20 septiembre. El artículo deberá ser cargado en el sitio web de la revista antes del 10 de enero 2024. Las contribuciones deberán tener una extensión de entre 25.000 y 35.000 caracteres, espacios incluidos.

BELLAVIA S. (2018), Vienna e la Duse, Edizioni di Pagina, Bari

CHAOUCHE S. (2001, 20132), L’Art du comédien. Déclamation et jeu scénique en France à l’âge classique, Honoré Champion, Paris

FAZIO M. (2011), François-Joseph Talma: le théâtre et l’histoire de la révolution à la restauration, CNRS, Paris

FILIPPI F., HARVEY S., MARCHAND S. (2017, dir.), Le Sacre de l’acteur. Émergence du vedettariat théâtral de Molière à Sarah Bernhardt, Armand Colin, Paris

FRANTZ P. (1998), Esthétique du tableau dans le théâtre du XVIIIe siècle, PUPS, Paris

MARIE M. (2019), Inventer l’acteur. Émotions et spectacle dans l’Europe des Lumières, Sorbonne Université Presses, Paris

ROACH J. R. (1993), The Player’s Passions. Studies in the Science of Acting, University of Michigan Press, Ann Arbor

VICENTINI C. (2012), Theory of Acting. From Antiquity to the Eighteenth Century, Marsilio and Acting Archives, https://www.actingarchives.it/essays/contenuti/95-theory-of-acting-from-antiquity-to-the-eighteenth-century.html